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Bristol doveva essere la gara in gialla costante, la gara dei sopravvissuti ma Bristol invece è stata una gara vera con tanti colpi di scena e un colpo da maestro, quello di Loi che dal primo all'ultimo giro ha imposto alla gara un ritmo folle cui nessuno dei top, nemmeno a gomme fresche è riuscito a tenere testa. Gara meravigliosa, sono tanti i giri in verde, tanto che i giri cominciano a pesare tanto sulla tenuta in curva e qualcuno fa fatica a stare in traiettoria. Gara che va avanti controllata in lungo e in largo dai top con una novità dell'ultimo momento: il lucky dog sembra disattivato e quindi chi è dietro deve stare dietro. Polemiche e caos? Forse si, ma la gara diventa una lotteria e per una volta premia chi sta davanti con buona pace di chi dietro aspetta e spera. Sarà dramma? Ai posteri l'ardua sentenza con Fabbri e Bortolotti che chiudono un podio d'onore davanti ad Innocenti e Acquaviva.

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SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA GIALLA
Dopo l’antipasto Cecconi dominato dalle bandiere gialle e da Bortolotti che è servito a tutti come sogno premonitore ci siamo, l’incubo è in arrivo. Tutte le carrozzerie della zona sono state allertate. Un team di fisioterapisti è pronto ad assistere il braccio del direttore di gara che tiene la bandiera e le famiglie della direzione gara sono state allertate sulla assenza dei piloti in casa per tre o quattro giorni nella settimana del revisione del replay. In poche parole ecco BRISTOL, il frullatore del CIN. Temuto e atteso dai piloti il circuito dentro uno stadio in cemento è ogni anno una incredibile girandola di emozioni e di colorite imprecazioni. Bastano pochi giri per prendere i doppiati e per mischiare una pista dove vedere un pit in verde sarà difficile, ma non impossibile. Il cemento e le altre macchine renderanno la posta impraticabile in pochi giri e per restare in gara i piloti dovranno prima o poi (o forse mai ricordando NH) calmare i loro bollenti spiriti, sarà quello il momento decisivo, quando i sopravvissuti ai primi giri proveranno a capire come correre per conservare gomme e sangue freddo. Correre a bristol non è mica facile nemmeno da soli, i casi di disorientamento spaziale non sono pochi, capita spesso di sbagliare a capire quale curva si sta percorrendo o di chiedere indicazioni per i box anche ai passanti tra lo stupore delle donne di casa abituate a perdersi costantemente. Quante gialle ci saranno? Difficile a dirlo, anzi quasi impossibile, rallentamenti e contatti non mancheranno, ci sono incidenti anche in gialla a volte, e viste le velocità è anche possibile pensare di proseguire con un numero contatti anche importanti, l’importante è non beccare il muro con l’angolo sbagliato e rovinare per sempre sospensioni e gara visto che una sosta ai box non coordinata costa tanto in termini di giri persi. Favoriti tutti e nessuno, basta un giro folle e la gara va a farsi benedire o bastano due lucky dog per tornare leoni. Ecco le stelline che aspettavate:
Dopo l’antipasto Cecconi dominato dalle bandiere gialle e da Bortolotti che è servito a tutti come sogno premonitore ci siamo, l’incubo è in arrivo. Tutte le carrozzerie della zona sono state allertate. Un team di fisioterapisti è pronto ad assistere il braccio del direttore di gara che tiene la bandiera e le famiglie della direzione gara sono state allertate sulla assenza dei piloti in casa per tre o quattro giorni nella settimana del revisione del replay. In poche parole ecco BRISTOL, il frullatore del CIN. Temuto e atteso dai piloti il circuito dentro uno stadio in cemento è ogni anno una incredibile girandola di emozioni e di colorite imprecazioni. Bastano pochi giri per prendere i doppiati e per mischiare una pista dove vedere un pit in verde sarà difficile, ma non impossibile. Il cemento e le altre macchine renderanno la posta impraticabile in pochi giri e per restare in gara i piloti dovranno prima o poi (o forse mai ricordando NH) calmare i loro bollenti spiriti, sarà quello il momento decisivo, quando i sopravvissuti ai primi giri proveranno a capire come correre per conservare gomme e sangue freddo. Correre a bristol non è mica facile nemmeno da soli, i casi di disorientamento spaziale non sono pochi, capita spesso di sbagliare a capire quale curva si sta percorrendo o di chiedere indicazioni per i box anche ai passanti tra lo stupore delle donne di casa abituate a perdersi costantemente. Quante gialle ci saranno? Difficile a dirlo, anzi quasi impossibile, rallentamenti e contatti non mancheranno, ci sono incidenti anche in gialla a volte, e viste le velocità è anche possibile pensare di proseguire con un numero contatti anche importanti, l’importante è non beccare il muro con l’angolo sbagliato e rovinare per sempre sospensioni e gara visto che una sosta ai box non coordinata costa tanto in termini di giri persi. Favoriti tutti e nessuno, basta un giro folle e la gara va a farsi benedire o bastano due lucky dog per tornare leoni. Ecco le stelline che aspettavate:
6 

Bortolotti – la calma è la virtù dei forti
5 

Miccolis – Davanti is better
4 

Casiraghi – si è offeso che ha vinto due settimane fa e non era in stars
UNDERDOG 

Falcone – a 88 miglia orarie ne vedremo delle belle

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Lunedì è tempo di azione nella THRD - Tilen Horvat Racing Designs Bristol 300! Oggi, con i nostri Highlights, facciamo un balzo nel 2019. Preparatevi a rivivere l'adrenalina e le gesta di quell'anno! 





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