E’ senza dubbio il personaggio del momento al CIN. Tutti parlano di lui anche se non lo vogliono dire. Nei box girano voci strane, occhiate dietro casco e cappellini tutte rivolte al numero 46. Invidia? Ammirazione? Difficile a dirsi. Due anni di gavetta poi l’esplosione in questa stagione: 4 gare di campionato, 2 assenze pervase dal mistero e due vittorie con Daytona come ciliegina sulla torta. Scopriremo mai cosa è successo nel cockpit targato Valentino Rossi nei primi 4 lunedì di questo campionato? Forse nessuno mai lo saprà, ad oggi è quasi impossibile penetrare la difesa della Scuderia Corse Atomica Meccanica in ritiro a Bristol per preparare la gara di campionato. Abbiamo però incontrato il pilota della settimana che non poteva essere nessuno al di fuori di Daniele Fioravanti, l’asso di Ascoli Piceno.
Una domanda per tutti quelli che non sono CINNERS, perchè la NASCAR in Italia?
Perché la Nascar è avvincente ed imprevedibile, bisogna saper dosare coraggio e pazienza durante tutta la gara. Correre a oltre 250 km/h a pochi centimetri dal muro o da altri 40 piloti dà grandi emozioni. Girare intono è tutt'altro che noioso
Parlaci del tuo esordio al CIN
Beh, ci sono stati due esordi al CIN. Il primo più di vent'anni fa. Correvo con Gran Prix Legend per il team Ballast di Filippo Filippini, il mio primo team manager, nel campionato italiano. Uscii poi Nascar 2003 e fui catapultato nel CIN. Come tanti, partii dall'ultimo girone e, grazie anche all'aiuto del Team 7 di Vincenzo Ghiagheddu, riuscii a correre l'ultimo anno nel primo girone. Eravamo agli albori di un movimento, ma già allora si correvano gare molto intense e c'erano già dei gran manici al volante. Successivamente entrai nel mondo del lavoro e per quasi 15 anni non guidai più su un simulatore. Nel 2020, dopo una lunga negoziazione familiare, sono tornato in possesso di un volante e di un simulatore. Questo è il mio terzo anno al CIN e mi sto divertendo più di vent'anni fa. Il primo anno ho corso qualche gara da indipendente, poi l'anno scorso e quest'anno corro per il Team Scam del presidentissimo Marcello Barisione.
Il tuo TEAM? ogni quanto lavorate insieme? pensi sia importante?
I miei risultati sono strettamente correlati al TEAM SCAM. Con Marcello Barisione, Massimiliano Buratti e Giulio Paparelli c'è una grandissima intesa. L'anno scorso eravamo un team rookie composto da soli rookies. Questo ci ha permesso di crescere progressivamente gara dopo gara, errore dopo errore. La nostra volontà sarebbe di allenarci tutti giorni a tutte le ore, poi facciamo i conti con le nostre routine quotidiane. Chi ha più tempo porta avanti il lavoro per tutta la squadra.. Poi in gara ci sproniamo e ci diamo suggerimenti, oltre a farci anche delle gran risate. Mi ripeto, senza la SCAM non avrei mai potuto raggiungere le due vittorie al CIN. Spero arrivi presto il turno dei miei compagni di squadra, perché se lo meritano.
Chi è il tuo pilota preferito nel mondo dei motori?
Valentino Rossi n.46 . Dire che sono un suo fan è riduttivo, più un discepolo. Welkom 2004 e Laguna Seca 2008 due gare che a mio avviso rimarranno per sempre impresse nella storia dei motori
Da dove vieni, quali sono i tuoi hobby?
Questo il mio identikit: sposato con Federica, due magnifici figli gemelli Emanuele e Beatrice, infine due gatti in casa non miei. Sono marchigiano di Ascoli Piceno che dicono abbia la piazza più bella d'Italia (Piazza del Popolo). Hobbies troppi, il jogging la mattina alle 06.30 è quello che pratico di più...oltre ovviamente ad essere un pilota cinners. Lunga vita al CIN!