Massimo Buratti numero 70. Punto. Il simbolo sulla sua macchina è una sentenza: si lotta per Pisa, dentro o fuori con "bona" pace dei ragazzi di Livorno (O Cecina?). Al secondo anno di CIN il pilota toscano si presenta alla platea con tanta voglia di fare e di imparare. La strada del rookie è quella giusta, un anno di apprendistato e poi il secondo con un team tutto nuovo. Basterà per fare il salto di qualità? Una domanda per tutti quelli che non sono CINNERS, perchè la NASCAR in Italia? Volevo approfondire le mie conoscenze NASCAR che già mi avevano affascinato durante le visite a un paio di circuiti negli USA, dove avevo anche potuto vedere queste auto dal vivo. Dopo un anno di prime esperienze di gare online in un campionato con le monoposto di F1 (al quale tuttora partecipo) nel 2020 per puro caso, ho scoperto il CIN, mentre cercavo di conquistare qualche licenza su iRacing tra gare su ovali, stradali. Da subito ho ritenuto il CIN un campionato che mancava nel panorama dell’online racing italiano e posso dire che è anche molto ben organizzato.
Parlaci del tuo esordio al CIN
Prima gara del CIN 2020 al mitico Daytona International Speedway: 40 auto alla partenza! Green flag! Tutto fila liscio, evito i primi incidenti poi, mentre ero in 13a posizione mi ritrovo solo in pista: ”piccolo” problema di connessione e tutto finisce lì. Il primo anno da vero rookie l’ho passato a imparare regole, a capire il comportamento delle auto e a interpretare i vari circuiti…ah, per i profani: non credete a chi vi dice che tutti gli ovali sono uguali è esattamente il contrario! Guidare virtualmente sugli ovali così vicini è emozionante, poi il rombo del motore è bello corposo e coinvolgente anche perché spesso le auto sono veramente vicine tra loro e percepisci la presenza delle auto degli avversari intorno a te dal ruggito persistente dei loro motori.
Il tuo TEAM? ogni quanto lavorate insieme? pensi sia importante?
Durante il campionato condividi la passione per il simracing e immancabilmente nascono delle amicizie, così nell’estate del 2021, inizia a prendere vita la mia attuale squadra, la Scuderia Corse Atomica Meccanica, che dopo un breve periodo di reclutamento fatto con Marcello Barisione (team manager), si completa con Giulio Paparelli e Daniele Fioravanti: tutti più o meno attempati, rookie e con una gran voglia di migliorare le proprie prestazioni in pista. I vari impegni quotidiani non ci permettono di trovarci in pista tutti insieme ma ogni giorno ognuno di noi fa il punto della situazione su quanto riuscito a provare il giorno prima condividendo con impressioni e modifiche al setup. Dopo un anno da indipendente, considero lo stare in un team molto appagante, costruttivo e ovviamente divertente!
Chi è il tuo pilota preferito nel mondo dei motori?
Il mio pilota preferito di sempre è senza dubbio Michael Schumacher.
Da dove vieni, quali sono i tuoi hobby?
Sono appassionato di auto, moto e aerei, motociclista, videogiocatore di simulatori e FPS, un passato da programmatore, tifosissimo della Ferrari di F1
Il tuo numero ha un senso particolare?
Sono nato nel 1970…
Motto?
E’ un motto di cui vado molto fiero e che mi accompagna da sempre nelle mie avventure NASCAR ben in evidenza agli avversari sul retro della mia macchina. E’ l’antico motto che contraddistinse i cittadini al tempo della Repubblica Marinara: “Urbis me dignum pisane noscite signum” – “Riconoscetemi come il degno simbolo della città di Pisa”. Il mio main sponsor è la Compolab.