Da due anni a questa parte è un protagonista assoluto del CIN. Incoronato nella cattedrale di Osimo dagli Hot Pistons in pochi mesi è diventato uno dei campionissimi del CIN e si è reso protagonista con il campione Miccolis di una rivalità estrema.
Il RE nero ha caratteristiche da grande manico: preciso e costante in ogni gara, giro su giro non sbaglia una linea e non lascia scampo quando decide di attaccare. Costante sulle gomme ha una propensione speciale per gli stradali. Quest’anno è reduce da un filotto di vittorie che lo lancia alla grande tra i favoriti per il titolo finale perso lo sorso anno proprio in finale.
Piloti e Cinners ecco a voi Niccolò Cedrati ennesimo marchigiano DOC nelle file CIN.
Una domanda per tutti quelli che non sono CINNERS, perchè la NASCAR in Italia?
Personalmente sono stato sempre affascinato dal modo di creare spettacolo che hanno gli statunitensi, a prescindere dal tipo di evento, ed amando in particolare gli sport motoristici, NASCAR e Indycar mi sono sempre piaciute. Correre su pista ovale è completamente diverso rispetto ad uno stradale ma divertente allo stesso modo. Ed è un peccato che la maggior parte degli europei non si sforzi nemmeno di capirne i meccanismi, altrimenti avremmo un numero di appassionati di gran lunga maggiore.
Parlaci del tuo esordio al CIN
Watkins Glen 2020, nella gara con ospiti i piloti reali della NASCAR europea. A muro inseguendo Alon Day, scattato dalla pole. Peccato non aver avuto con noi nessuno di loro quest’anno, da quanto ho capito preferirebbero correre con setup fixed, visto che non hanno molto tempo per praticare. Perché non accontentarli, per una sola gara? Sarebbe spettacolare.
Il tuo TEAM? ogni quanto lavorate insieme? pensi sia importante?
Il team quest’anno è stato deciso all’ultimo secondo a causa di problemi di saluti di alcuni di noi e mancanza di tempo di altri. Purtroppo lavoriamo pochissimo insieme, ognuno fa quel che può quando è libero, ma siamo molto affiatati e in gara riusciamo spesso a tirare fuori strategie vincenti, nonostante raramente veniamo considerati favoriti.
Chi è il tuo pilota preferito nel mondo dei motori?
In attività nessuno in particolare, ma spero che uno dei ragazzi italiani vinca la MotoGP. Tra i piloti che mi hanno entusiasmato di più in passato sicuramente Jeremy McGrath, pilota di Supercross USA negli anni ’90, e Kevin Schwantz.
Da dove vieni, quali sono i tuoi hobby?
Vengo da Osimo a pochi chilometri da Ancona. Amo gli sport motoristici in generale e il preferito è di gran lunga il motocross, che seguo e pratico (ora saltuariamente) da oltre 25 anni. Le mie altre grandi passioni sono i videogiochi e il basket NBA. GO SUNS!!!!
Il tuo numero ha un senso particolare?
Il 7 mi è sempre piaciuto senza un motivo specifico e lo avevo già a 6 anni nella mia moto da cross. Da quel momento in poi mi ha accompagnato in ogni attività, quando possibile.
Motto?
Nulla da segnalare
Appuntamento in pista con il CIN entrato nella sua fase più spettacolare!